Ambiente


 

L’MDF ha già contribuito in maniera significativa ad un uso più efficiente delle risorse lignee mondiali, almeno nel settore dell’arredamento. Tenendo presenti l’uso sempre maggiore di MDF standard in vari settori industriali e la recente disponibilità di tipi speciali che moltiplicheranno le possibilità di uso dell’MDF, è probabile che il suo contributo diventi ancora più importante nel futuro.

 

L’MDF europeo è prodotto principalmente con legname locale. I legni morbidi come il pino marittimo o scozzese, l’abete rosso e quello comune, sono i più usati, ma sono spesso mescolati in proporzioni variabili a legni più duri quali quelli di faggio, betulla, carpine, quercia e pioppo. Grandi quantità di piccoli pezzi, prodotti grazie ad un progetto forestale pianificato, sono mescolati a residui di segherie e fabbriche. Spesso, i pezzi dono ricavati da piantagioni organizzate appositamente affinché forniscano materiali grezzi per industrie che fanno uso di legno, e gestite secondo un sistema di produzione sostenibile. Le aree deforestate sono solitamente rioccupate con nuove piante, per continuare ad offrire risorse lignee.

 

In confronto ai grandi sprechi legati all’uso di legni solidi per la produzione di mobili, complementi e strutture edilizie, l’MDF sfrutta l’intero ceppo. L’alburno ed il midollo eliminati dal legno usato per mobili , la grande percentuale di legno che è scartata per colpa di una grana irregolare, nodi o difetti di asciugatura, e gli sprechi risultanti dalla normale produzione non figurano nei dati di produzione dell’MDF. Nella produzione di legni duri per la produzione di mobili o complementi edilizi in legno massiccio, circa metà del legno disponibile va sprecata, In confronto, l’unico spreco riportato durante la lavorazione di ceppi per la produzione di MDF è la corteccia, la maggior parte della quale è rimossa meccanicamente prima di convertire la materia grezza in fibra. Anche la corteccia può essere usata in maniera efficace come carburante per la produzione di energia. 

 

A parte la completa efficienza d’uso dei ceppi, l’MDF ha un vantaggio ambientale nel caso in cui sia usato come sostituto per il legno massiccio. Quest’aspetto dell’MDF è particolarmente importante in relazione alle preoccupazioni attuali riguardo l’aumento della distruzione di foresta tropicale e di altro tipo. Benché la soluzione per questo problema di portata mondiale si estenda ben oltre le attività più immediate dell’industria del legno, è stata dimostrata la necessità di usare legni duri tropicali in maniera più efficiente per applicazioni con alto valore aggiunto. Allo stesso modo, è sempre più evidente la necessità dell’uso di tutti i tipi di legno in maniera efficiente.

 

Nell’industria dell’arredamento, il tradizionale uso di un materiale principale a basso costo, con bordi in strisce decorative di legno e rivestito con impiallacciature decorative, risale a molti secoli fa.  Senza dubbio, l’MDF rappresenta il principale materiale per questo tipo di uso, sicuramente migliore sia per quanto riguarda la sua superficie levigata sia per la sua buona stabilità dimensionale in ambienti variabili all’interno di edifici moderni. Inoltre, usando i bordi compattati dell’MDF, che possono essere lavorati a macchina con facilità e rifiniti con risultati eccellenti, è possibile risparmiare ulteriormente, eliminando i bordi in legno massiccio.

 

Come esempio numerico dell’effetto positivo della sostituzione di legni sensibili a livello ambientale, tra cui il mogano ed il legno di rosa, un lotto di 1000 piani di lavoro di tavoli in legno, ciascuno di 2000 mm x 1000 mm x 25 mm, contiene 50 m³ di legno. Tenendo conto del materiale sprecato, il produttore usa circa 100 m³ di legno di massima qualità per la creazione di tali tavoli. Tavoli con le stesse dimensioni, costruiti con una parte centrale in MDF, con bordi in legno massiccio di 25 mm x 25 mm su tutti i quattro bordi, e impiallacciature decorative con uno spessore di 0.6 mm su ciascun lato contiene circa 6 m³ di legno decorativo. Usando una parte centrale in MDF senza bordature in legno massiccio, il contenuto scende a 2.5 m³, quaranta volte meno rispetto all’equivalente in legno massiccio.

 

Con riferimento ad aspetti della produzione dei pannelli, alcune organizzazioni per la conservazione ambientale hanno espresso le loro perplessità riguardo l’uso di resine a base di formaldeide per la produzione di MDF, e dell’inquinamento atmosferico nelle zone circostanti le fabbriche.

 

Tali perplessità sono state largamente dissolte dalla riduzione considerevole del contenuto di formaldeide nell’MDF, passando da 100mg/100 mg di pannello nei primi anni di sviluppo, fino a non più di 8 mg/100 mg per l’MDF Classe E1, come specificato nell’EN 622-1.

 

Le emissioni locali, principalmente di vapore acqueo, sono controllati da severi regolamenti nazionali relativi alla protezione ambientale. I produttori di MDF hanno effettuato investimenti considerevoli per attrezzature di controllo dell’inquinamento, per essere in regola con i regolamenti.